Partenza:  Piazzale Roma ore 6.30,   Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.
Equipaggiamento: Normale da escursionismo, bastoncini, scarponi, zaino, abbigliamento consono alla stagione.
Cartografia:  Carta Tabacco 1:25.000  Fg. n° 060 – Colli Berici – Colli Euganei.
Geolocalizzazione: App Mapy.cz – gratuita – scaricare preventivamente con wi-fi di casa:
mappe offline – Italia – Italia nord-orientale: Veneto  Questa app riconosce quasi tutti i sentieri esistenti e, anche in assenza di segnale telefonico, riesce a fornire la propria posizione tramite i 4 satelliti dedicati al Global Positioning System (GPS).

ITINERARIO A
Punto di partenza: Fimon paese (VI) (61 m.).
Dislivello:  590 m. circa.
Tempo medio di percorso:  ore 4 circa.

Itinerario con tratti di sentiero a fondo sassoso viscido e scivoloso: niente di difficile, ma sono necessari scarponi alti che contengano la caviglia e con ottima suola antiscivolo.

Dal piazzale del paese di Fimon si percorre in direzione sud-ovest la strada che risale tutto il fondo della Valle dei Mulini.  Seguiamo il corso di un ruscello (il Torrente Ferrara) che scorre ancora oggi, ma di portata limitata, anche per la presenza a monte di un acquedotto che ne riduce la portata.
Si incontrano in successione i Mulini Zanotto, Casarotto (detto Bertola), una grotta votiva con la Madonna di Lourdes, e una casa isolata (un tempo un mulino); poi un altro mulino al fondo della valle, cosiddetto molinetto, oggi sede del centro di educazione ambientale per giovani: si supera tenendo la destra e inoltrandosi nel bosco su una stradina.
Alla testata della valle troviamo un grande albero e si prosegue sulla sinistra, risalendo il Caranto del Ferrara. (Caranto, secondo Treccani: da una voce mediterranea carra “pietra” e dal tardo latino caris “sasso”) è il nome locale di un suolo pleistocenico (= paleolitico) costituito da un’argilla compattata, particolarmente presente nel sottosuolo della laguna di Venezia, ma riscontrabile anche in altre zone delle pianure alluvionali.  Il fondo del sentiero era stato costruito dagli abitanti di un tempo con sassi arrotondati, scivolosi in presenza dell’elevata umidità di queste zone.  Abbondanti felci sui bordi del sentiero.
Si sale fino alle radure prative della contrada Maso, ora abbandonata (edifici pericolanti, non avvicinarsi, pericolo di crolli) e poi in ripida salita verso destra.  Scavalcando il caranto sulla destra si raggiungono le paretine rocciose che presentano evidenti e profonde fessure.  Troviamo alcune sorgenti protette da muretti o voltine in mattoni, menzionate come fontane del Cuol (covolo).  Costeggiamo i Covoli, il sentiero prosegue in quota pressoché in piano, e in assenza di alberi verso valle abbiamo alcuni spunti panoramici.  Si prosegue facendo molta attenzione alle varie deviazioni fino a raggiungere Casa Bortolazzi, edificio abbandonato davanti al quale si apre una profonda dolina.  Molti alberi di gelso.  Alla fine del bosco si arriva alla Strada Gasparazze o Via Tezze, che da Villa di Fimon sale fino alla dorsale dei Berici.  Dopo poche decine di metri di strada si riprende il sentiero a sinistra, che a tratti si trasforma in carrareccia e che sale ancora un po’ tra fasce boschive e radure.
Si aggira il versante orientale del Monte Mottolone, mantenendo una direzione prevalente verso il nord-ovest.  Nei pressi di questo monte è necessaria una piccola variante sulla stradina che attraversa una radura erbosa.  Si passa ancora accanto ad altre doline sulla sinistra.  Il sentiero termina in prossimità della Corte di Contrà Mazzanta.  Si scende su asfalto verso sinistra e in qualche centinaio di metri si arriva alla Via Priare: appena a destra c’è l’Antica Trattoria ai Colli Berici.  Si procede su questa strada per almeno 800 metri, poi si gira a destra in discesa su Via Fontane, lasciando alle spalle il paese di S. Gottardo.  Si prosegue in discesa per 600 m., incontrando un covolo a destra con altarino e vasche di prelievo dell’acqua.  Appena dopo un incrocio, dove c’è l’insegna di Calgarotto Tende, osservare sulla destra uno spiazzo ed un sentiero che scende: procedere qui in discesa sino a Villa di Fimon.
Da Villa si scende su strada asfaltata sino a Fimon.

ITINERARIO B
Punto di partenza: Lago di Fimon paese (VI) (23 m.).
Dislivello:  21 m. circa.
Tempo medio di percorso:  ore 1 circa.
Dopo la partenza del gruppo A, il pullman porterà i partecipanti del gruppo B ad un parcheggio sulle rive del Lago di Fimon: il gruppo B potrà effettuare il giro del lago a piedi: un percorso ad anello di circa 4,2 km., facile, con un dislivello minimo di circa 21 metri, che si completa in circa 1 ora.

Al termine delle 2 gite, ci ritroveremo tutti al paese di Fimon per la tradizionale marronata presso l’Osteria al Centro (da Carletto).

Versione scaricabileicona pdf