Partenza: Piazzale Roma ore 6.30, Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.
Punto di partenza: Rifugio Malga Ra Stua – Cortina d’Ampezzo (BL) (1668 m.).
Equipaggiamento: Normale da escursionismo, bastoncini, scarponi, zaino, abbigliamento consono alla stagione.
Cartografia: Carta Tabacco 1:25.000 Fg. 03 – Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane.
NOTE STORICHE DI GUERRA
Durante l’inizio del conflitto del ’15-’18, gli imperiali a corto di truppe abbandonarono tutta la conca ampezzana (lasciandola all’occupazione delle truppe regie) per arretrare e trincerarsi lungo la linea di difesa di Val Travenanzes, Val di Fanes, stretta di Podestagno e Val Fellizon, occupando così le cime di Furcia Rossa, Vallon Bianco, Fanis, Col Rosà, Taburlo, Sòn Pouses, Coda Rà Ancona, Ciadenes, Zuoghe e Forame. Per rifornire questa linea e i vari settori in quota, svilupparono tutta una rete di vie di comunicazione (strade militari, sentieri, teleferiche) per assolvere alle problematiche di rifornimento delle truppe e al trasporto con animali da soma di materiali vari, munizionamento ed artiglierie che provenivano dalle retrovie della Valle di San Vigilio di Marebbe. Alcune strade e tracce di occupazione militare sono ancora evidenti testimonianze in queste zone e nei dintorni di Ra Stua. La strada militare del sentiero n° 9 costituisce una evidente costruzione in guerra del genio militare austro-ungarico con opere del selciato e muretti ancora oggi in buono stato di conservazione.
ITINERARIO A
Dislivello: 800 m. da Ra Stua – 1030 m. da S. Uberto.
Tempo medio di percorso: ore 5 circa da Ra Stua – ore 7 circa da S. Uberto
La salita lungo la normale del versante NE alla Cima Lavinòres (2462 m. - per gli Ampezzani Cima Lavinòres, per i Marebbani Sass dla Para) non presenta particolari difficoltà.
Dalla località di Ra Stua sino al Lago di Rudo il sentiero è ben segnalato e molto frequentato; poi si segue una traccia di sentiero non numerata, ma che risulta evidente ed agevole per la presenza di numerosi ometti che indicano tutto il percorso da seguire, sino alla cima. Splendida la veduta a 360° dalla sommità, sui gruppi di Tofane, Fanis, Conturines, Sass de Putia, Monti di Fundres, Aurine, Vedrette di Ries, Grossvenediger, Croda del Bèco, Croda Rossa d’Ampezzo, Croda dei Toni, Cristallo, Forame, Pomagagnon, Pezories, Croda da Lago, Pelmo, Bosconero e Duranno.
Si parte dal parcheggio di Ra Stua presso il Rifugio Malga Ra Stua (1668 m.) seguendo l’ampia carrareccia del sentiero segnato n° 6 sino alla località Cianpo de Cròsc a quota 1758 m. (tempo h. 0.20’).
Si piega a sinistra (cartello indicatore per Rifugio Fodara Vedla) oltrepassando un ponticello e si segue la vecchia strada militare austroungarica del sentiero n° 9, che inizialmente sale a ripide serpentine sino a poi diventare strada in falsopiano. Con lunga traversata su magra boscaglia di larici e pini (Bosco de Rudo), si giunge ad una sbarra nei pressi del Lago de Rudo (1880 m. - ore 1 circa da Ra Stua).
Si continua ancora per circa una decina di minuti, costeggiando la sponda del lago, sino a dove, sulla sinistra, si stacca una evidente traccia di sentiero non segnato e subito dopo, dietro ai mughi, un cartello indicatore segnala Lavinòres. Ora si segue la traccia in direzione SE passando per una zona a pascolo con radi mughi (ometti), per poi dirigersi verso sinistra, traversando lungamente sotto la parete N della cima Lavinores sino ad una larga sella a quota 2290 m. Da qui risulta evidente la continuazione dell’itinerario da seguire; si sale lungo la ripida e larga dorsale del versante E ed in breve (15 – 20 minuti) si raggiunge la cima di quota 2462 m.(ore 2.45 - 3 da Ra Stua). La discesa avviene seguendo il medesimo itinerario di salita sino a Ra Stua (ore 2). Esiste anche la possibilità di una discesa lungo la via normale del selvaggio e solitario versante O, percorso effettuato anche dagli accompagnatori. Questo itinerario però si sviluppa per labili tracce su terreno friabile con tratti esposti, adatto solo ad escursionisti con capacità di movimento su terreni simili.
ITINERARIO B
Dislivello: 320 m. da Ra Stua – 550 m. da S. Uberto.
Tempo medio di percorso: ore 4 Ra Stua a/r – ore 6 da S. Uberto a/r.
Da Ra Stua sino al Rifugio Fodara Vedla (1966 m.), si seguono i sentieri (alta frequenza) n° 6 e n° 9, comuni all’itinerario A sino alle sponde del Lago di Rudo, poi si continua sempre lungo il sentiero n° 9 che conduce in breve in leggera discesa al villaggio di Fodara Vedla, con splendide e tipiche casette ladine.
Tempo del percorso di andata ore 2 circa. Per il ritorno, si segue lo stesso itinerario dell’andata sino al parcheggio di Ra Stua (ore 1½- 2).