Partenza: Piazzale Roma ore 6.30, Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.
Punto di partenza: Solferino (MN).
Dislivello: 100 m. circa.
Tempi medi di percorso: ore 2½ circa.
Equipaggiamento: Normale da escursionismo, bastoncini, scarpe da trek, zaino, abbigliamento consono alla stagione.
Cartografia: Carta TCI 1:200.000 - Italia. Atlante Stradale e Turistico.


PROGRAMMA
Arrivati a Solferino (MN), visiteremo inizialmente la millenaria Rocca di Solferino, detta anche la “Spia d’Italia”, eretta nel 1022, e transiteremo nel parco del vicino Ossario, iniziando un percorso di circa 12 km. che ci porterà a passare per Saresine e poi per il Santuario della Madonna della Scoperta, riedificato nel 1602, ma le cui fondazioni risalgono al 1201.
Il percorso ci porterà poi nella piccola frazione di Grole, che viene ricordata per aver visto l’incipit della famosa battaglia del 24 giugno 1859 durante le primissime ore del mattino.
Qui fu subito chiaro quanto cruento sarebbe stato l’esito dello scontro armato e già dalle prime ore la popolazione di Grole si prodigò nel curare i feriti nelle case e anche nella Chiesa di Santa Giulia.
Arriveremo, infine, nel territorio di San Martino della Battaglia (BS) e sosteremo nel parco vicino all’Ossario di San Martino.
Alle 14.30 inizieremo la visita guidata del Museo della Battaglia e della Torre monumentale di San Martino che durerà circa 2 ore.
Alla fine ripartiremo alla volta di Venezia.

NOTE SUI LUOGHI CHE VISITEREMO
I luoghi che visiteremo furono teatro di una delle pagine di storia più cruente e tragiche del nostro Risorgimento.
Il 24 giugno 1859 venne combattuta tra queste colline la tristemente famosa battaglia di San Martino e Solferino tra l’esercito austriaco, comandato dall’Arciduca Ferdinando Massimiliano d’Austria, e l’esercito franco-sardo, guidato da Napoleone III di Francia e Vittorio Emanuele II di Sardegna.

La battaglia fu caratterizzata da una serie di feroci scontri tra le due forze nemiche, che impegnarono sul campo complessivamente 300.000 uomini. Gli austriaci inizialmente sembrarono avere la meglio, ma alla fine le forze franco-sarde riuscirono a prevalere.
La battaglia fu estremamente cruenta, con pesanti perdite da entrambe le parti. Si stima che ci siano stati circa 25.000 morti e oltre 100.000 feriti. L’orribile spettacolo dei campi di battaglia e il grande numero di vittime ebbero un impatto significativo sull’opinione pubblica internazionale, portando a una crescente pressione per porre fine al conflitto.
Il risultato della battaglia di San Martino e Solferino aprì la strada alla fine del dominio austriaco sull’Italia settentrionale. Inoltre, la brutalità della battaglia e il suo impatto sulla coscienza internazionale contribuirono alla nascita del movimento per la Croce Rossa e alla creazione di norme e leggi internazionali per la protezione dei feriti e dei prigionieri di guerra.

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