Partenza da Venezia: in auto circa alle 7.00 – arrivo a Lienz circa alle 11.30: si prende quindi la strada in direzione di Spittal e all’uscita si percorre un lungo rettilineo costellato di edifici industriali e commerciali come concessionari d’auto,  distributori di benzina; in località Debant si prende un bivio a sinistra in direzione di Seichenbrunn. Attenzione perché il cartello verde di indicazione non si trova sulla destra della strada, ma a sinistra, all’imbocco della deviazione.
Si percorre tutta la strada trascurando le molte intersezioni e restando sempre sulla via maestra. Giunti alla località di Seichenbrunn (1721 m.) si parcheggia nei posti segnati a terra.
Arrivo previsto alle 12.00 circa.

NB: Il navigatore Maps è in grado di indicare la strada per Seichenbrunn.

Equipaggiamento: zaino, abbigliamento da alta montagna, scarponi da trekking che proteggano la caviglia, bastoncini, crema solare, occhiali protettivi, riserva d’acqua, carta identità, tessera sanitaria europea, tesserino CAI.

Per dormire: sacco lenzuolo + asciugamano.
NB: tutti i pranzi sono al sacco.
Le mezze pensioni presso i rifugi sono da pagare in loco in contanti (55/60 Euro/giorno per i soci CAI – bevande escluse).
Cartografia:  Alpenvereinskarte Schobergruppe 1:25.000 - N° 41.

Geolocalizzazione: app Mapy.cz – gratuito – scaricare preventivamente con wi-fi ausiliario (casa): mappe non in linea – Austria – Westösterreich – regione Tyrol.
Questa app, tramite il GPS, riesce a dare, anche in assenza di segnale telefonico, la posizione in tempo reale sulla mappa dei sentieri.

Note particolari: segnale telefonico quasi mai disponibile; pagamento nei rifugi solo in contanti – niente moneta elettronica.


Domenica 23 luglio: Rifugio Lienzer Hütte (1977 m.)
Dislivello: 300 m.
Lunghezza: 3,5 km. Circa.
Tempo medio di percorso: 1½.
Dal parcheggio di Seichenbrunn (1721 m.) si prosegue a piedi lungo la stessa strada che è chiusa al traffico.  Siamo nella Valle di Debant, dove il torrente ed il laghetto hanno lo stesso nome.
Si raggiunge il Rifugio Lienzer Hütte (1977 m.), gestito da Georg e Berni Baumgartner (tel . 0043 -4852/69966), 100 posti letto.


Lunedì 24 luglio: Elberfelder Hütte (2346 m.)
Dislivello: 790 m. salita - 428 m. discesa.
Lunghezza: 7 km. circa.
Dal rifugio Lienzer Hütte si scende al torrente (una quarantina di metri più in basso e si imbocca il sentiero 915/916, poco dopo, superato un belvedere a quota 2085 m., si lascia a destra il sentiero 916 e si prosegue sul 915 salendo sempre costantemente, si raggiunge il laghetto Salzplattensee (osservare i girini…) e si raggiunge la Gößnitzscharte a 2737 m. (scharte = forcella), da qui in alto a sinistra si dovrebbe vedere il Bivacco Gößnitzskopfbiwak (2793 m.), poco visibile in quanto in legno scuro.  Si scende sempre per il 915 con molta attenzione perché non vi è un vero e proprio sentiero, ma si attraversa una serie di sfasciumi di granito di varia pezzatura e spesso non molto stabili; non ci sono problemi di orientamento, ma occorre attenzione, si punta decisamente al piccolo lago con acque lattiginose che si vede in basso.  Al lago il sentiero continua sempre in discesa fino al Rifugio Elberfelder Hütte (2346 m.), gestore Lucas Zipper – (Alpenverein Wuppertal) (Tel: 0043 4824 2545). 58 posti letto.


Martedì 25 luglio: Adolf Noßberger Hütte (2488 m.)
Dislivello: 1000 m. salita - 880 m. discesa.
Lunghezza: 7 km. circa.
Dietro al Rifugio Elberfelder, si prende il sentiero che sale in direzione est (il 915 scende ad Heiligenblut) e con pendenza costante un po’ ripida si punta decisamente ad una forcella non particolarmente visibile, il sentiero diventa sempre più un cammino su granito a scaglie con un ultimo tratto che presenta difficoltà, in quanto è ripido, scosceso e franoso, ma lo si supera con l’ausilio di una corda fissa (non c’è strapiombo) fino a raggiungere la Hornscharte (2958 m.), il punto più alto.
Dall’altra parte c’è un ripido canalone spesso innevato che però non si percorre.  Si supera un masso a sinistra e si raggiunge una comoda anche se stretta cengia in discesa, corredata di corda fissa che permette di scendere agevolmente il canalone; alla fine della cengia si scende sul fondo del canalone (ormai ghiaione).  Qui un comodo sentiero scende rapidamente fino a quota 2326 m. dove si incontra il sentiero 818 che sale dal fondo valle, con questo si sale di nuovo fino a quota 2488 m. dell’Adolf Noßberger Hütte (tel 0043–676/4966931) in riva al Lago Großer Gradensee.
Alpenverein gruppo Edelweiss – gestore Christian Krüger – 50 posti letto.

Mercoledì 26 luglio: Wangenitzsee Hütte (2508 m.)
Dislivello: 600 m. salita - 600 m. discesa.
Lunghezza: 6,5 km. circa.
Costeggiando il Lago Großer Gradensee, si prende il sentiero 916 salendo con qualche tornante alla Niedere Gradenscharte (2796 m.) dove c’è un piccolo laghetto (Eissee), si inizia la ripida discesa con qualche pezzetto di corda fissa prudenziale fino a quota 2561, dove si lascia il sentiero che prosegue come 916 verso la Lienzer Hütte e girando a sinistra si prosegue con il 918 che costeggia a metà la montagna con un susseguirsi di saliscendi e piccole forcelle, alcune con corda fissa (sempre prudenziale e utile specie in caso di pioggia); si raggiunge infine la Kreuzseeschartl (piccola forcella) a 2737 metri e si scende per facile sentiero verso i laghi sottostanti: Kreutzsee e Wangenitzsee, in riva al quale sorge il Rifugio Wangenitzsee Hütte (2508 m.). Lungo la discesa si incontra una serie di grandi totem di sassi in stile tibetano. Gestione Claudia & Franz Aßlaber – Alpenverein Lienz (Telefono: 0043 4826 229).

Giovedì 27 luglio: Ritorno
Dislivello: 140 m. salita - 800 m. discesa.
Lunghezza: 5,5 km. circa.
Costeggiando il lago si sale con pochissimo dislivello alla Untere Seescharte (2533 m.), dove inizia la lunga discesa al fondovalle dapprima con il sentiero 917, che porterebbe alla Lienzer Hütte, per lasciarlo circa a quota 2300 m. deviando a sinistra e scendendo fino al parcheggio di Seichenbrunn a quota 1721 m.

 

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