Partenza:  Piazzale Roma ore 6.30,   Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.

Punto di partenza:  Rifugio Verenetta (VI) (1655 m.).

Dislivello:  400 m. circa.

Tempi medi di percorso:  ore 4 - 5 circa.

Equipaggiamento: Racchette da neve (ciaspe), bastoncini, scarponi, zaino, abbigliamento consono alla stagione.

Cartografia:  Carta Tabacco 1:25.000 Fg. 050 – Altopiano dei Sette Comuni – Asiago - Ortigara.

L’escursione al Monte Verena è di grande interesse sia storico sia paesaggistico.  Dal forte omonimo posto nella sommità fu sparato il 24 maggio 1915 il primo colpo di cannone dal fronte italiano.  La vista è spettacolare e nelle giornate più limpide si possono scorgere le Dolomiti di Brenta e il gruppo dell’Adamello.

ITINERARIO 

Si parte dal piazzale degli impianti sciistici del Monte Verena nei pressi del Rifugio Verenetta (1655 m.) e si prende un sentiero che passa a fianco di un laghetto.  Dopo due ampie curve nel bosco e attraversata una radura, con una breve rampa si raggiunge il sentiero CAI 820, che parte da Casara Campovecchio (1593 m.).  Lo si percorre fino a raggiungere la Croce del Civello (1697 m.).  Qui si continua sulla strada forestale seguendo le indicazioni per il Monte Verena.  Raggiunto un bivio ben segnalato a 1739 m. con indicazioni “Monte Verena ‐ Malga dei Quarti”, si prosegue diritti sulla ex strada militare evitando la deviazione in discesa verso destra.  Con l’aumentare della quota, il bosco diventa via via più rado e si aprono dei begli squarci sull’altopiano di Asiago e su Casare Verena e Malga dei Quarti.  Proseguendo si arriva ai ruderi delle Casermette, opere di retrovia, che fungevano da appoggio alle truppe impegnate nel forte soprastante.  La strada ora inizia a disegnare degli ampi tornanti sul versante sud-orientale del monte.  Raggiunto il terzo tornante a 1932 m., ci si ricongiunge al sentiero CAI 820 che proviene dalle ex postazioni militari del Monte Rossapoan.  Si percorrono gli ultimi tre tornanti che portano in cima dove troveremo il Forte, punto strategico per ammirare uno stupendo panorama che spazia a 360° sul Carega, il Becco di Filadonna, l’Altissimo di Nago, il Gruppo del Brenta e dell’Adamello, gran parte dei Lagorai, su tutte le cime dell’Altopiano, il Grappa e la dorsale delle Prealpi Trevigiane fino al Cavallo e al Col Nudo.  Facendo attenzione agli sciatori che scendono dalla seggiovia, in breve si arriva al rifugio dove, per chi lo desidera, sarà possibile pranzare. Durante la strada del ritorno, che segue lo stesso itinerario dell’andata, si potrebbe fare una piccola deviazione (poco più di mezz’ora per andata e ritorno) per vedere le ex postazioni militari del Monte Rossapoan (1890 m.).

 

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