Nella mattinata visiteremo Spilimbergo.

La città si è sviluppata gradualmente a partire dall’XI secolo e il suo aspetto medioevale si coglie subito nelle vie porticate, piazzette e slarghi pittoreschi. La sua posizione geografica, a breve distanza dal Tagliamento e posta sulla linea di comunicazione fra l’Alto Adriatico e l’Austria, permise di avviare una fiorente attività commerciale svolta nei mercati intorno al Duomo e al Palazzo Comunale (ancor oggi, sotto la Loggia del Comune, è incisa su un a colonna l’unità di misura chiamata “Macia” usata nella vendita delle stoffe). Il nome della città deriva dall’italianizzazione di quello originario “Spengenberg” di origine austriaca.  Infatti, durante il Medioevo, molte furono le invasioni e le lotte di potere fra feudatari e Patriarchi e il feudo di Spilimbergo venne acquistato da una nobile famiglia della Carinzia che adottò quale stemma araldico un leone rampante. La città crebbe e si sviluppò attorno al suo castello racchiuso da mura e protetto da un canale, area in cui alla fine del 1200 si arricchì del magnifico Duomo di Santa Maria Maggiore (lo visiteremo insieme ad una bravissima guida locale). L’architettura romanico-gotica di grande bellezza accoglie affreschi trecenteschi di Vitale da Bologna, ritrovati dopo il 1930 quando venne rimosso il prezioso coro, capolavoro del Rinascimento, opera di Marco Cozzi (lo stesso autore del coro della Chiesa dei Frari a Venezia). Molte sono le piccole chiese disseminate sul territorio spilimberghese che, come un museo diffuso, raccolgono un’arte rinascimentale di grande interesse realizzata da grandi artisti che, dopo il passaggio dei territori friulani nell’ambito della Repubblica della Serenissima, qui trovarono ampi spazi dove poter operare. Fra tutti ricordiamo il Pordenone e Pomponio Amalteo che, forti degli apprendimenti dell’arte veneziana e impossibilitati ad operare nella stessa città lagunare dominata dalla straripante personalità di Tiziano, preferirono esprimere il loro grande talento in terra friulana. La Scuola di Mosaico di Spilimbergo, fondata negli anni ’30, è oggi una delle scuole internazionali di mosaico fra le più attive e importanti.  Molti sono gli studenti che seguono i corsi triennali creandosi una professione richiesta a livello mondiale e applicata a moltissimi settori produttivi. Una guida locale ci accompagnerà all’interno della scuola illustrandocene ogni aspetto.

 


La sosta pranzo si terrà presso la trattoria “Agli Amici” a Istrago di Spilimbergo con il seguente menù: Crudo "San Daniele Coradazzi" con crostis, pitina della Val Tramontina e cesto di frico con frittatina alle erbedi primavera; Cjarçons al selene e lasagna al ragù di anatra; Cosciotto di cinghiale al forno con patate verdure cotte e crude; Zuppa inglese alle fragole; Vino, Caffè e grappetta della casa.

Nel pomeriggio visiteremo invece San Daniele del Friuli, ridente e accogliente cittadina collinare dove si respira ancora un’atmosfera di cultura ed eleganza antica di cui sono testimoni la quattrocentesca Biblioteca ricca di codici e libri miniati e le numerose chiese affrescate. Visiteremo il Duomo realizzato nel Settecento da Domenico Rossi e la Chiesa di Sant’Antonio Abate conosciuta come “La Sistina del Friuli” per la gran quantità di affreschi cinquecenteschi realizzati dal pittore chiamato il Pellegrino di San Daniele. Prima del rientro avremo del tempo libero per curiosare anche nei numerosi locali dove è possibile assaggiare o acquistare il famosissimo prosciutto.

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