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PROGRAMMA TREKKING DALMAZIA


DAL 4 AL 10 LUGLIO 2016



Parchi nazionali Risnjak, Velebit Settentrionale, Paklenica - Zrmanje Canyon



In autogestione (massimo 18 iscritti con viaggio di trasferimento in minibus - AVIS 9 posti- con autisti soci volontari dall'aeroporto Marco Polo di Venezia-Tessera)



1° giorno. Da Venezia (km. 245) raggiungiamo la località Gornje Jelenje m. 990 (Fiume), da dove inizia il sentiero per la Cima Risnjak (m. 1500) ed il rifugio posto sotto la cima.

Dislivello: 510 m. Tempo di salita: 2h. Pernottamento a Novi Vinodolski (km. 41)- litorale dalmata.

L’anima della città di Novi Vinodolski è rappresentata dai resti della sua eredità culturale: il castello dei Frankopan con una bella torre, la cattedrale, le chiesette della SS. Trinità e di S. Marino, sull’omonimo isolotto, la casa dei fratelli Mazuranić, il centro storico ed il folclore locale. Il Codice di Vinodol del 1288 è un importante documento del diritto consuetudinario croato.



2° giorno. Trasferimento al parco Velebit Settentrionale al passo Alan - Rifugio Alpino (m. 1350- 46 letti e 5 camere). Si sale dal litorale, dal villaggio Jablanac.

Dislivello: 400 m - Tempi di salita: 3 h. Percorreremo il sentiero Premuzic verso nord fino alla capanna Rossi (m. 1600). 3 ore di salita. Ritorno al rifugio dove si potrebbe anche pernottare.

GROMOVAČA (1676 m), raggiungibile dalla Capanna Rossi( 30/40 minuti), è la vetta più alta di Rozanski kukovi e il belvedere più visibile di questo labirinto di pietra mozzafiato. Eccezionale è anche la vista al mare e dalla vetta si può scorgere il rifugio Zavizan. SHELTER ROSSI (1580 m) si trova nel cuore di Rozanski kukovi, appena sotto la rupe di Pasarićev kuk. E 'sta to costruito nel 1929 e prende il nome da un esploratore di flora.

Da Gornje Jelenje a Jablanac Km 64+ 17 al passo Alan. Jablanac – piccolo paese situato sulla costa del canale di Velebit. Per la prima volta menzionato il 27 ottobre del 1179. Qui si trovano i resti della città reale Jablanac e la chiesa di San Nicola. Jablanac è anche un porto, ed è ideale per coloro che vogliono scoprire la bellezza delle isole di Quarnero. L'offerta gastronomica di questa regione potete gustare nel ristorante Stina.



3° giorno. Da Jablanac ci trasferiamo a Starigrad Paklenica km. 78 ( sistemazione bagagli, pernottamento per 3 notti). Salita del canyon Velika Paklenica. Dislivello 840 m. - Tempo complessivo: 6 h.

Si parte dall'ingresso principale della gola di Velika Paklenica. Si supera un dirupo roccioso con cascata e il torrente sulla destra. Si giunge così a Anića Luka, un verde altopiano di forma semicircolare. Dopo un altro chilometro inizia il ripido sentiero che conduce alla grotta di Manita Peć (ingresso a pag. interi/ridotti 20/10KN; 10-13 lug-set, orario variabile ott-giu). La camera principale (lunga 40 m e alta 32 m) è ricca di stalagmiti e stalattiti valorizzate da un'ingegnosa illuminazione. La grotta si trova a circa due ore di cammino dal parcheggio e può essere visitata esclusivamente con una guida (il cui costo non è incluso nel biglietto; prenotazioni all'ingresso del parco). Dalla grotta parte un sentiero che in un'ora e mezzo conduce al Vidakov Kuk. La salita fino in vetta (866 m) è piuttosto faticosa, ma nelle giornate più limpide lo sguardo spazia sul mare fino Pag e pertanto sarete ampiamente ricompensati dalla vista memorabile. Un facile sentiero prosegue fino a Ramići, da dove, puntando in direzione est, ci si ricollega al sentiero principale giungendo infine al rifugio Planinarski Dom Paklenica da dove si ritorna a valle attraverso il canyon.



4° giorno. Da Starigrad trasferimento all’ingresso del canyon Mala Paklenica.

Dislivello m. 650 – Tempo di salita 3,00 h. Avvicinamento: in auto da Seline, per una delle stradine, si sale a Jukići-parcheggio all'ingresso del canyon Mala Paklenica. Da qui a piedi (min.35) si risale a Cave Kapljarka-Sv.Jakov per poi deviare a sinistra per la Jurline Lekine Njive, dove un tempo vivevano i pastori locali, attraverso foreste di pini e faggi. Il percorso attraverso il canyon è particolarmente tecnico e impegnativo. Ritorno a valle per lo stesso itinerario.



5° giorno. Dal passo Vaganac (strada Starigrad – Rujno m 630) alla cima Bojinac (m. 1080).

Dislivello: 450 m. – Tempi: 4 h. (salita 1, 45 h.)

Grande massa calcarea, dove il tempo, il vento, l'acqua e le variazioni delle temperature hanno scavato nella roccia straordinarie e bizarre forme erosive. Bojin Kuk è la vetta più alta del gruppo Bojinca, zona particolarmente pittoresca per i coni di calcare. La bellezza di Bojinca è meglio evidenziata dal fatto che i confini del Parco Nazionale di Paklenica sono stati estesi per includere Bojinac come zona occidentale, entità separata. Anche se Bojinac è estremamente scenografico, si deve ricordare che la salita al più alto Bojin Kuk (1.100 m.) è sconsigliata per gli escursionisti inesperti.



6° giorno. Escursione nel canyon Krupa e Zrmanje all'interno della riserva naturale di Velebit. Visita al monastero di Krupa alle sorgenti dell’omonimo fiume.

Località: Obrovazzo (Obrovac) km.30 da Starigrad. Dislivello 200 m. – Tempi: 2 ore per l’escursione e 2 per il monastero. Il fiume Zrmanje è considerato come uno dei più bei fiumi carsici da parte dei geologi croati ha, nel corso dei millenni, scavato un profondo canyon a volte raggiungendo una profondità di 300 metri. Il suo affluente Krupa non è da meno. Interessante la visita al monastero di Krupa che si trova vicino alla sorgente del fiume Krupa, ed è stato costruito nel 1317.

Nel monastero si possono vedere il museo con una grande collezione di icone, libri e altri oggetti di valore. Come arrivare: sulla strada Obrovac-Gracac girare per Golubic e Kaštel Zegarski. Dopo l'arrivo nel paese di Golubic (cartello), alla deviazione successiva (2,5 km) nei pressi di una vecchia scuola, si prende la strada di dx verso Krupa Bridge. Il sentiero didattico inizia alle case del villaggio con la discesa al canyon Krupa. Dal villaggio al fondo del canyon fino al caratteristico e storico ponte Kuda, circa 40 minuti. Poi si ritorna al villaggio di partenza e con il pulmino si prosegue verso il monastero. .

Nel pomeriggio trasferimento a Zara (km.45).

Visita alla città e pernottamento. Zara (in croato Zadar, è una città che conta 75.082 abitanti; è la capitale storica della Dalmazia, pur essendo stata superata oggigiorno da Spalato per numero di abitanti.

Per secoli fu una delle città più importanti della Repubblica di Venezia, di cui fece parte fino alla sua caduta.

Dopo una breve parentesi napoleonica fu dominata dagli austriaci fino ai primi del Novecento, divenendo capitale del Regno di Dalmazia. In seguito alla prima guerra mondiale la città divenne un'enclave italiana, capoluogo della provincia di Zara, circondata dalla Dalmazia jugoslava.

La cattedrale di Sant'Anastasia (Sveta Stošija), fondata nel secolo IX, è un pregevole esempio del romanico italiano, di stile pisano-pugliese e in luminosa pietra d'Istria; è la chiesa più monumentale di Zara ed è considerata una delle più belle della Dalmazia.

La chiesa di San Donato (Sveti Donat) è uno dei più illustri monumenti bizantini della Dalmazia.

L'area dell'antico Foro romano di Jadera si stende fra le chiese di San Donato e Santa Maria ed occupa un vasto piazzale irregolare, spianato dai bombardamenti del 1943-44.

La chiesetta medioevale di Sant'Elia (Sveti Ilija), rimaneggiata in forme barocche nel 1773.

La chiesa, che è di rito ortodosso dal 1578, ha un grazioso campanile e conserva al suo interno una preziosa collezione di icone dei secoli XVI-XVIII.

Altre chiese: Chiesa di San Simeone, Chiesa di Santa Maria, la Chiesa di S.Grisogono. Fortificazioni: La Porta Terraferma con il leone di S.Marco, La Porta Marina.

 

7° giorno: Rientro in Italia, km. 461 di cui 310 di autostrada fino a Venezia, via Gospic -Otocac - Senj -

Fiume. Circa 6,20 ore di viaggio.



Responsabili dell'organizzazione: Giovanni Cavalli - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Cel. 3296917670 – G.Battista Piasentini – presidente - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – Cel. 3383402268



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Per ulteriori informazioni: Cavalli Giovanni