Accompagnatore: Giovanni Cavalli: cel. 3296917670, e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.., sito personale http://giovannicavalli.beepworld.it

Luogo partenza:Venezia Piazzale Roma: ore  6,30, da Mestre Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.

Mezzi di trasporto: mezzi propri (tre autovetture) di cui una dell’accompagnatoreNumero massimo partecipanti:12 (dodici)

Quota iscrizione: euro 50, più spese di alloggio nei rifugi con trattamento di mezza pensione e spese di viaggio da suddividere tra i quattro trasportati per autovettura

Iscrizioni: per iscriversi rivolgersi direttamente all’accompagnatore. Le adesioni sono riservate ai soci fino alla data 30 aprile 2018, poi aperte anche ai non soci.

PROGRAMMA IN DETTAGLIO

CIMA DI TERRA ROSSA - GRUPPO DEL MONTASIO 

16- LuglioRaggiunta la località turistica di Sella Nevea (alto Friuli, tarvisiano), risalendo la Val Raccolana da Chiusaforte oppure la Val Rio del Lago da Tarvisio, in prossimità di un tornante (indicazioni) si prosegue seguendo la strada che conduce all'altipiano del Montasio. La strada è completamente asfaltata ma molto stretta e ripida (tre chilometri circa). Al termine della strada asfaltata (divieto di transito - 1502 m) è stato predisposto un ampio parcheggio. Da questa posizione si può già apprezzare la bellezza dei prati dell'altipiano e la grandiosità delle montagne che li circondano. Rispetto alla direzione di arrivo, alla nostra destra si trova lo Jof di Montasio, mentre alla nostra sinistra il Gruppo del Canin che avremo modo di ammirare meglio dal sentiero che conduce alla Cima di Terrarossa. Si prosegue a destra per un ampio sentiero che in breve conduce al rifugio Giacomo di Brazzà (1660 m). Dal rifugio che si trova in un'ottima posizione panoramica si ha una prima sensazione della vastità dell'altipiano. Continuiamo seguendo il sentiero che si trova immediatamente a monte del rifugio. Al successivo e vicinissimo bivio (1700 m), si mantiene la destra seguendo le indicazioni per la Cima di Terra rossa e il sentiero attrezzato Leva (a sinistra il sentiero conduce alla Forca dei Disteis dove si stacca la via normale per lo Jof di Montasio). Prima per ampi tornati su dossi erbosi e in seguito più stretti e marcati su roccia (fino alla piccola vetta), si guadagna rapidamente quota e il panorama sul gruppo del Canin inizia a prendere forma nella sua interezza. Lungo la via di ascesa, non mancano le occasioni per fermarsi qualche istante ad ammirare gli ampi panorami che si offrono senza sosta al nostro sguardo. In tutta l'area possiamo notare delle stratificazioni rocciose orizzontali intervallate da verdi, molto evidenti nella struttura del Monte Zabus e Curtissons. Al successivo bivio segnalato ci si mantiene sulla sinistra (a destra il sentiero conduce alla Forca de lis Sieris e al sentiero alpinistico Ceria Merlone). Continuando a salire, si lascia a sinistra la deviazione per il sentiero attrezzato Leva, e in breve si raggiunge la vetta della Cima di Terra Rossa (2420 m). Il panorama che si gode dalla vetta è vastissimo. Lo sguardo corre senza sosta dai prati dell'altipiano del Montasio, al Gruppo del Canin (e le montagne del Parco Nazionale del Triglav), alle Cime Castrein, allo Jof Fuart, al Modeon del Montasio e si perde verso la Val Saisera e la Alpi Carniche. Nella parte alta del sentiero prestare attenzione ai sassi smossi dagli spostamenti dei numerosi stambecchi presenti in questa zona. Per la discesa si segue a ritroso il percorso indicato. Alla termine dell'escursione è d'obbligo una sosta presso una delle casere dell'altipiano, per assaggiare il tipico formaggio (il Montasio) ed altri eccellenti prodotti della tradizione friulana.

Cartina Tabacco foglio 019 / Alpi Giulie Occidentali Tarvisiano Tempi percorrenza: Malga Pecol - Cima di Terra Rossa 2 ore e 30 min. - Discesa 1 ora e 30 min.. Dislivello m. 918. 

ANELLO DEL POVIZ - MONTE ROBON ALTO – GRUPPO DEL CANIN m. 1980

17- Luglio: L'esteso Gruppo del Canin è composto da diverse catene e sottogruppi di montagne. Nel versante nord, al centro di un vasto altopiano caratterizzato da fenomeni tipicamente carsici, si trova la dorsale Poviz-Robon. L'escursione è molto interessante per la possibilità di visitare le opere belliche costruite in questo settore durante la Grande Guerra per i marcatissimi fenomeni di carsismo e per il suggestivo panorama. Dal piazzale antistante la vecchia funivia del Canin (m.1122) si risale a fianco della pista da sci fino a trovare il cartello che indica il sentiero CAI n° 636 che risale all'interno di un bel bosco di abete rosso e larice. Dopo avere oltrepassato una ultima volta la pista da sci il sentiero si immette sul percorso originario della "Mulattiera del Poviz" una vecchia strada militare costruita nel 1915 per collegare i reparti militari della prima linea con il fondovalle. Un'incredibile opera fatta dai soldati italiani: muri di sostegno, ponticelli, tutti con muratura a secco, ancora in perfetto stato di conservazione. Risalendo i comodi tornanti cominciano a delinearsi gli effetti dell’erosione sulla roccia calcarea ed in corrispondenza della radura sotto il M. Poviz, al limite della vegetazione arborea si notano ancora piante di mugo, bassi larici e cespugli di rododendro irsuto e l’aspetto carsico delle rocce si fa sempre più marcato. Salendo alcuni tornanti della bella mulattiera si perviene in una zona dove i caratteristici “campi solcati” sono sempre più ampi, poi si giunge ad una sorta di ripiano dove sono presenti numerosi resti di fortificazioni. A quota 1900 m. circa si incontra il bivio con il sentiero 637 che verso est, in un ambiente molto suggestivo dall’aspetto desertico, punta in direzione della Sella Robon (m.1865) che infine si raggiunge con un paio di tornanti su ripido pendio e tra i numerosi resti di opere della grande guerra si perviene al bivacco speleologico Modonutti-Savoia (m.1908). Dal bivacco si segue un buon sentiero con passaggi scavati tra le rocce, a tratti gradinato, tra labirinti calcarei, districato tra profondi abissi e passaggi su camminamenti di guerra, ci porta verso la sommità del M. Robon alto (m.1980) dove il colpo d’occhio a 360° è straordinario, il panorama abbraccia tutte le Alpi Giulie, italiane e slovene: dalla catena del Montasio, il gruppo dello Jôf Fuart, la Madre dei Camosci, le Cinque Punte, il Mangart, lo Jalovec, il lontano Triglav ed infine la lunga catena del Canin. Discesa: si torna sui propri passi e ridiscesi nella conca ghiaiosa sottostante Sella Robon si devia verso dx, in direzione dell'evidente sbocco delle ghiaie tra due pareti (segnavia CAI n° 637) e passando per il Pian delle Lope si prosegue fino a Sella Nevea.

Difficoltà: E; Dislivello: m. 860; tempi: 6,30/7,00 h.

MALA MOJSTROVKA (2332 M) E PRISOJNIK (2547 M) SALITE DA PASSO DEL VRŠIČ (1611 M) PER LE VIE NORMALI DI QUESTE DUE MONTAGNE “CLASSICHE” DELLE ALPI GIULIE

18- Luglio: Si raggiungerà la cima della Mala Mojstrovka, per via normale a sud priva di particolari difficoltà. Dal passo del Vrsic si prenderà il sentiero che parte dal lato della strada opposto a quello che conduce al Rifugio Tičarjev Dom. Dopo poche decine di metri si presenta un bivio, a sinistra si prosegue per la salita allo Jalovec mentre quello di destra che si seguirà, ben marcato e molto panoramico, attraversa mughi, ghiaioni e detriti e porta alla forcella. Da qui si svolterà decisamente a destra e si salirà senza difficoltà anche se la parte superiore della cresta potrà sembrare un po’ scomoda a causa delle placche rocciose miste a ghiaia. Raggiunta la cima il panorama è molto bello, spaziando dalle vicine cime dello Jalovec, Mangart, Prisojnik, Skrlatica all’imponente Triglav, oltre che a nord, sulla val Planica e sulla valle della Sava. Sosta per il pranzo al sacco e discesa per lo stesso percorso di salita. Tempi 2 ore e 30 min. circa dal passo, 720 m di dislivello. Se si vuole salire anche la Velika Mojstrovka per vedere lo Jalovec bisogna scendere alla forcella tra le due cime e salire la traccia non segnalata ma abbastanza evidente tra i detriti (qualche passaggio di I, 2366 m ,0.30 dalla Mala Mojstrovka ). Discesa uguale alla salita, 1 ora e 15 circa.

19-Luglio:  Prisojnik (2547 m). Questo rilievo si presenta davvero possente se visto da est, dalla parte del passo, solcato da profondi canaloni che si dipartono dalle numerose creste e dalle cime vicine, delle quali ben dieci hanno un nome proprio. Salendo i vari sentieri che percorrono il lato ombroso della montagna si può passare attraverso le due famose finestre naturali; si può far capolino sullo spaventoso canalone Hudičev zleb; si può ancora osservare dalle vertiginose cenge del sentiero Jubilejna pot il profondo abisso della sottostante e solitaria carnizza V Škednju. Dal Rifugio Tičariev Dom (1620 m – il nostro rifugio è più in alto a 10 min) situato sul passo del Vršič (1611 m) si prosegue in direzione sud-est (segnavia 1 – Trasverzala) sino ad una sella a 1725 m in prossimità della Sovna Glava dove si prende il sentiero di destra che continua a mezza costa fino alla spalla erbosa con pini mughi denominata Na Robu (1820 m). Poco più avanti si trova il bivio per l’Okno, la famosa finestra naturale. Al bivio si prende la diramazione di sinistra che sale lungamente con una serie di tornanti offrendo panorami sempre più ampi. Raggiunta la parte superiore del portale (Okno), attraverso il quale si posso ammirare squarci della vallata di Kranjska Gora. L’Okno, a quota 2400 m, fora la montagna con uno squarcio alto 60 metri e largo 40 e spesso altri 60 metri. Dal suo fondo sale la ferrata che raggiunge la cima.  Proseguendo per roccette attrezzate, con andamento appena sotto la linea di cresta, in circa mezz’ora si perviene alla cima del Prisojnik (2547m – libro di vetta). Dopo un meritato riposo e dopo aver consumato il pranzo al sacco si ritornerà al passo per lo stesso itinerario ovvero per il versante sud (sentiero facile un po' più lungo).

Dislivello: 940m circa Sviluppo: 8 km. circa; Cartografia: PZS Jalovec in Mangart 1:25000 Difficoltà: Escursionistico (E) e per esperti (EE). Si può arrivare fino alla finestra (Okno) e ritornare per la stessa via (E).

VALLE DEI SETTE LAGHI AL TRICORNO

20- Luglio. Dal lago di Bohinj si raggiunge il rifugio Koca pri Savici dove si parcheggia l'auto. Prima di partire diamo un'occhiata all'impressionante parete della Komarca che saliremo;  infatti, subito dopo aver superato il ponte sul torrente Savica, il sentierino diventa subito ripido e si inerpica sulla muraglia rocciosa alta circa 650 metri (a due deviazioni seguire per Koca pri Triglavskih Jezerih e Dolina Triglavskih Jezer). Il sentiero è costantemente ripido fino a quando non si “scollina”, ma lungo la strada si godono degli splendidi panorami sulla vallata di Bohinj e sull'arco di montagne circostanti. Quando il sentiero diventa pianeggiante ed immerso in un meraviglioso bosco, significa che stiamo arrivando al Crno Jezero (Lago Nero) - (2 ore dalla partenza). Da questo lago seguire il sentiero sempre diretto al Koca pri Triglavskih Jezerih che, in leggera e insignificante salita immersa in uno splendido bosco, porta fino ai piedi della parete calcarea del Bela Skala (roccia bianca). Da qui per alcuni ripidi tornanti si giunge fino a quota 1700 m dove troveremo un bivio. Qui giriamo a sinistra ed in alcuni minuti arriviamo all'incantevole Dvojno Jezero (Lago Doppio) ed al rifugio Koca pri Triglavskih Jezerih dove trascorreremo la notte (3,30 ore dalla partenza). Il rifugio si trova in una posizione meravigliosa: in mezzo ad una radura ai bordi del bosco, accanto al lago doppio ed ai piedi del Monte Ticarica, la cui vista con i colori del tramonto è davvero incantevole. Possibilità in giornata di risalire tutta la valle e di fare ritorno  al rifugio (3 ore a.r.).

21- Luglio: Discesa al lago Bohinj per il sentiero “della luce “ (sentiero internazionale “Via Alpina n. 1) fino al rifugio Dom na Komni  lungo il vasto altipiano omonimo (h.2,30). Dal rifugio si scende in poco meno di  2 ore al rifugio  Dom Savica, per mulattiera. Il sentiero ha inizio sulla destra del lago Dvojno Jezero guardando verso valle, raggiunge senza particolari dislivelli la valle Lopučniška dolina e si prosegue per la forcella  Na Kalu (1636 m), da dove si gode un bel panorama.  Alle spalle di tale forcella si trova il vasto altipiano Lepa Komna e sopra di esso Lanzevica (2003 m) e Mahavšček (2008 m): tra essi, ma più vicino, si trova leggermente più in basso il Bogatin (1997 m), dove secondo la leggenda si trova un tesoro nascosto, custodito dal magico camoscio d’oro Zlatorog. Innanzi a noi si apre la vista su Dolina, la Valle dei sette laghi del Tricorno e sulle cime che la circondano.  Si prosegue in mezzo ad una vegetazione di pino mugo giungendo nella valle di Razor dove più in alto una volta era in funzione un alpeggio. Si tralascia il sentiero sulla nostra dx che sale al rifugio  Koca  pod Bogatinom e in breve si giunge al rif. Dom na Komni (1513 m.). Dal rifugio si scende al Rif.  Dom Savica per una lunga  mulattiera (656 m.), dove sono posteggiate le nostre autovetture.



°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Attrezzatura: è consigliabile l’equipaggiamento da ferrata per chi decidesse di fare anche il solo tratto finale alla cima del Prisank. Possibilità di abbinare, per chi lo volesse sotto la propria responsabilità,  la ferrata che sale alla cima Mojstrovka. Per tutti un adeguato equipaggiamento da escursionismo di montagna.

Avvertenze: opportuno portarsi il sacco lenzuolo.



Altre spese: il viaggio si deve effettuare con mezzi propri per risparmiare sui costi e considerando i non molti chilometri da fare (677 a.r.) basta un pieno o poco più  di benzina o gasolio per vettura. Inoltre occorre aggiungere il ticket per il parcheggio auto 6 €. e il pedaggio autostrada  circa  30/33 €.



SISTEMAZIONE NEI RIFUGI

Rifugio Divisione Julia m. 1162  (due pernottamenti 16/17 luglio)

Proprietà Cai Società Alpina Friulana (tel 0432 504290)

Chiusaforte – Sella Nevea, via Friuli, 2

Gestore Tour&sport soc.coop. arl. – Ivano Sabidussi, Diana Martucci e Luisa Leghissa

Tel. +39 0433 54014

Sistemazione in stanze multiple pernottamento €. 30 (25 per soci CAI con bollino 2018), più €. 15  per la cena, compresa prima colazione ed escluse le bevande.

www.rifugiojulia.it

Rifugio Poštarski dom na Vršiču m. 1688 (due pernottamenti 18/19 luglio)

Proprietà: Planinsko društvo Pošte in Telekoma Ljubljana

Gestore: Mihalj Agošton

Telefono: +386 41 610 029

Cell. +386 (0)14316114

Telefono società alpina: +386 (0)1 4316 114

Posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Dotazione camere: Camere  36 – posti letto 30.

Sala da pranzo: 105 posti

Camera da tre letti €. 15 a persona per soci CAI più 15 per mezza pensione.      

Più tassa soggiorno. 

Koča pri Triglavskih jezerih  m.1685    (un pernottamento 20 luglio)                                                     

Proprietà: Mountaineering Club Ljubljana-Matica

custode: Vanja Kobal

Telefono: +386 1 231 26 45 - PD informazioni ufficio a Lubiana

GSM:   +386 40620783

Telefono: PD   +386 (0) 1 23 12 645

E-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

categoria:       Rifugi categoria I.

Camere:   30

posti letto totali:  170

locale invernale: 18

sala da pranzo: 150 posti a sedere

Prezzi  Mezza pensione x soci CAI €. 27, 32 per non soci a persona più tassa di soggiorno.

E' disponibile il PDF del Trek icona pdf