Partenza: motonave dalle Fondamente Nove per Burano alle ore 8.10.

Cartografia: Carta TCI 1:200.000. Grande carta stradale d’Italia – Veneto, Friuli Venezia Giulia.

 

ITINERARIO

Dalle Fondamente Nove già si coglie la bellezza della bianchissima Chiesa di San Michele, armoniosa architettura di primoRinascimento dell’Arch. Mauro Codussi, sorta accanto al più antico campanile in cotto dai magnifici decori alla sommità.In quest’isola sorgeva il grande Monastero Camaldolese, centro culturale di prim’ordine che possedeva una vasta biblioteca incui si avviarono gli studi geografici della Serenissima con le ricerche del monaco Fra Mauro, autore del primo planisfero delleterre conosciute. Proseguendo la navigazione nella laguna nord, lasciamo a destra l’isola di Murano e altre isole, un tempoluoghi di preghiera, ritiro spirituale e conventi, oggi disabitate, per arrivare a Mazzorbo, luogo un po’ dimenticato e pococonosciuto, ma ricco di testimonianze storiche e di fascino. Qui si trova infatti la più pittoresca Vigna Murada della laguna conil suo prezioso vigneto, le carciofere e un’intatta peschiera; fiancheggiata da un canale su cui si affacciano orti, giardini dioleandri e tamerici, qualche palazzetto antico e poche case di pescatori. Alla fine dell’isola ci appare uno stupendo esempio diarchitettura monastico-lagunare: la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, raccolta nel mistico silenzio del piccolo chiostro edelle sue vecchie mura. Apparteneva a uno dei tanti conventi femminili dell’isola, meta obbligata di un cospicuo numero diragazze di nobili origini... storie di un mondo di monache infelici e potenti badesse.La passeggiata continua in direzione della coloratissima Burano, fondata dalle genti di Altino; l’isola più esposta ai venti delnord tanto che, ancora oggi nel nostro linguaggio, le violente bufere vengono chiamate Buriane. Qui si trova la grande chiesadedicata a San Martino che contiene interessanti dipinti fra cui la Crocefissione del Tiepolo e il Sacello di Santa Barbara diNicomedia, le cui reliquie furono portate a Venezia da una principessa bizantina che andò sposa al doge Giovanni Partecipazio.(Se il Museo del Merletto fosse nuovamente aperto sarebbe interessante effettuare una breve visita. Il restauro recente hacreato una collocazione che permette di apprezzare magnifici antichi merletti e i dipinti dei pittori della Scuola di Burano diprimo Novecento). La cultura di questi luoghi la si coglie anche attraverso la semplicità della nostra ottima cucinatradizionale; un buon risotto, pesce e vino frizzantino ci predisporranno l’animo per proseguire, dopo il pranzo, l’escursione frale nostre isole e barene. Ecco Torcello con il più antico complesso basilicale di tutta la laguna, costruito nel 600. Venezia nonera ancora stata fondata, non vi erano né pietre né marmo, solo l’argilla raccolta nei lidi e fiumi vicini. Da questo momento iltrionfo del cotto caratterizzerà tutta l’architettura lagunare che in questo luogo speciale e unico accoglie la luminosità del piùantico Oro di Bisanzio.Pranzeremo alla trattoria “Alla Maddalena” con menù di pesce: risotto di go alla buranella; filetto di branzino con spiedino digamberi alla griglia e calamari fritti; insalatina mista; dolcetti di Burano; caffè, acqua e vino.

 

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