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Partenza:  Piazzale Roma ore 6.30,   Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.

Punto di partenza:  Malga Ciapela (BL) (1450 m.).

Dislivello:  650 m. circa.

Tempi medi di percorso:  ore 5½.

Equipaggiamento: Racchette da neve (ciaspe), bastoncini, scarponi, zaino, abbigliamento consono alla stagione.

Cartografia:  Carta Tabacco 1:25.000 Fg. 015 – Marmolada - Pelmo - Civetta - Moiazza.

ITINERARIO


L’escursione inizia dal piazzale di Malga Ciapela (1450 m.) dove, per comoda strada, si raggiunge prima il Camping e poi l’agriturismo Malga Ciapela.  Da qui la strada si fa più ripida e, in breve tempo, si raggiunge un primo bivio per il Vallon di Forca Rossa, che noi eviteremo continuando a salire per la strada principale.  Dopo un paio di tornanti, si perviene ad un’ulteriore segnaletica dove abbondoneremo la strada principale per prendere sulla destra una “scorciatoia” nel bosco.  La “scorciatoia” risulta più ripida ma decisamente più sicura del sentiero classico estivo (ne viene infatti sconsigliata la salita sia per il pericolo di staccamenti spontanei di neve, sia perché le corde metalliche che fanno da parapetto al sentiero sono solitamente coperte dalla neve, rendendo il tratto molto esposto).  La “scorciatoia” sale a zig zag tra gli alberi fino ad attraversare un breve pendio da affrontare con passo deciso che conduce ad una scaletta in legno con fune metallica.  Superato questo tratto, il sentiero presenta un unico breve passaggio esposto per poi continuare in salita fino a raggiungere il sentiero principale che si segue verso destra per poi in breve raggiungere la Malga Ombretta.  Ora non rimane che camminare in piano lungo la valle, già in vista del Rifugio Falier, al cospetto della maestosa parete sud della Regina delle Dolomiti.  Con passo costante e lo sguardo all’insù in cerca della nicchia del “pesce”, raggiungeremo con un’ultima salita il Rifugio Falier (2100 m.) dove potremo ammirare in tutto il suo splendore uno dei più bei profili Dolomitici, la Marmolada. La discesa avviene per lo stesso itinerario.

N.B.: Le condizioni dell’itinerario, che saranno valutate in loco, possono essere molto mutevoli a seconda dell’innevamento presente.  Si consiglia eventualmente, oltre alle ciaspole, anche un paio di ramponcini.
 
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