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A titolo di conferma della partecipazione è richiesta una caparra di 15 euro da versare entro venerdì 13 luglio. I posti disponibili sono 15. 

 

Accompagnatori: Cristina Carraro, Paolo Furlan
Numero di riferimento degli accompagnatori durante l’escursione: 329.2587732.
Partenza:  Piazzale Roma ore 6.30,   Mestre – Hotel Russott (ex Ramada) ore 6.40.
Punto di partenza:  Cant del Gal (1180 m.).
Cartografia:  Carta Tabacco 1:25.000  Fg. 022, Pale di San Martino.

 1°GIORNO:

Salita al Rifugio Vederna

Dislivello:  550 m. circa

Tempo medio di percorso:  ore 3 - 4 circa.

Da Imèr, sulla strada principale, alla seconda rotonda si trova l’indicazione per Val Noana.  Si segue, ci s’immette nella valle e qualche Km. più in su, prima della terza galleria lunga, si parcheggia sulla destra. Si prosegue a piedi (indicazioni per Rifugio Vederna) fino ad immettersi nel sentiero n° 736 che ci porta in un luogo bucolico dove si trovano la Chiesetta della Madonna della Neve ed il Rifugio Vederna (1324 m. – ore 1½ dalla partenza).  Con un’ora in più di cammino, è possibile raggiungere la Croce degli Alpini e la sommità del Monte Vederna (1584 m.).  Il ritorno si svolge lungo lo stesso itinerario di salita. 

Salita al Rifugio Treviso

Dislivello:  450 m. circa

Tempo medio di percorso:  ore 1½ circa.

Al termine dell’escursione, si riprende il pullman o l’auto e si raggiunge la Val Canali. Dal Cant del Gal (1180 m.) per sentiero n° 707, s’imbocca la strada a destra e si prosegue fino al parcheggio nei pressi di Malga Canali.  Si continua per la strada sterrata e poi sul letto detritico del Torrente Canali e, infine, nel bosco che, con numerose serpentine, conduce al Rifugio Canali Treviso (1.629 m.) dove si pernotta.


Costo mezza pensione: 41 euro soci CAI e 53 euro non soci.  È obbligatorio il sacco lenzuolo.



2°GIORNO 

ITINERARIO A: Ferrata Fiamme - Gialle Bivacco Reali

Dislivello:  1000 m. circa.

Tempo medio di percorso:  8-9 ore fino al Rifugio Treviso - 30’ fino al Cant del Gal.

Equipaggiamento: Kit da ferrata, casco, imbragatura omologati, scarponi, zaino e abbigliamento adeguato alla quota.  Consigliati i ramponcini per possibile presenza di neve.

Il percorso è impegnativo e richiede una buona preparazione fisica.  Si parte di prima mattina per il sentiero n° 707 fin sotto la Cima del Coro, dove si devia a destra per il Vallon del Coro che si risale aggirando a sinistra un grosso torrione, giungendo ad un vasto ripiano all’inizio della Ferrata Fiamme Gialle (ore 3 circa dalla partenza).  Seguendo la ferrata, si giunge alla Forcella del Marmor nei pressi del Bivacco R. Reali (2595 m. - ore 4 dalla partenza).  Il bivacco si trova in un’ottima posizione panoramica: domina la Val d’Angheraz, le Cime del Marmor, il versante orientale del Coro e quello occidentale della Croda Grande.  Per il ritorno al Rifugio Treviso, ci si dirige verso sud, si tralascia la deviazione per il Vallone dei Vani Alti e si prosegue verso Gosaldo per la Scaleta (passaggi di I° grado in discesa) fino circa a quota 2000 m. Poi si risale alla Forcella delle Mughe (delle Grave) (2261 m.), quindi in discesa per il sentiero 720 si arriva al rifugio.

ITINERARIO B

Dal Rifugio Treviso al Passo Cereda per l’Alta Via n° 2.

Dislivello:  600 m. circa di salita e 800 m. circa di discesa.

Tempo medio di percorso:  ore 4 circa.

Equipaggiamento: Normale da escursionismo (zaino, abbigliamento da montagna, scarponi).

Dal Rifugio Treviso (1631 m.), seguendo il sentiero n° 718, ci si addentra in un bellissimo bosco di faggi che, proseguendo in leggero sali-scendi, porta ad una radura erbosa denominata Campigol del Oltro. (30-45 minuti dalla partenza).  Da qui il sentiero piega verso sinistra (sud-est) e inizia a risalire il vallone sino a raggiungere, dopo alcune ripide serpentine, i 2094 metri della Forcella d’Oltro (ore 1½ - 2 dalla partenza).  Dalla forcella si scende inizialmente per un ripido canalino che girando verso destra porta sotto la parete sud-est della Cima dell’Oltro. Si continua per saliscendi attraversando ripidi pendii fino all’ultimo sperone della Cima Feltraio.  Da qui s’inizia a scendere per un vallone che porta ad una distesa di prati e in breve si raggiunge il Rifugio Cereda (1361 m.).

Partecipanti privi del materiale minimo per la salita non potranno prendere parte alla scalata.

 

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